La pandemia Covid 19 è un’esperienza per tutti noi nuova e profondamente segnante, in termini di vite umane, distanziamento sociale e ingenti danni economici.
Studi scientifici dell’Istituto Superiore della Sanità hanno evidenziato che il maggior numero di ricoveri con sintomi gravi in terapia intensiva e di decessi per Covid 19 è stato registrato su persone affette da patologie pregresse come diabete, ipertensione, cardiopatie, insufficienza renale, sovrappeso o obesità con insufficienza respiratoria; a queste si aggiungono i consumatori di alcol e fumo (sostanze che aumentano la risposta infiammatoria), e gli anziani, che partono da uno stato di maggiore infiammazione per motivi fisiologici. Infine vi sono soggetti predisposti geneticamente a produrre molecole infiammatorie in quantità più elevata, e questo spiega perché il virus colpisca in piccola parte anche i giovani e coloro che non presentano malattie pregresse.
Studi scientifici affermano che tra i guariti da Covid19 potrebbero verificarsi condizioni mediche croniche aggravate da diete malsane, alla luce di questa ipotesi possiamo affermare che al fianco delle cure mediche, l’Alimentazione può diventare strumento fondamentale per la prevenzione di condizioni patologiche che, oltre alla loro specifica pericolosità, contribuiscono a una maggiore vulnerabilità agli insulti esterni come quello del Coronavirus.
Per prevenire e contrastare condizioni che minano il nostro stato di salute, possiamo quindi lavorare a tavola sfruttando le proprietà benefiche degli alimenti, al fine di ridurre i livelli di infiammazione sistemica già presente nel corpo. Possiamo raggiungere il nostro obiettivo:<
-mantenendo costanti i livelli di glicemia e insulina grazie al consumo di cereali integrali;
-riducendo la massa di tessuto adiposo, responsabile della produzione di molecole proinfiammatorie;
-tenendo bassi i livelli di colesterolo cattivo (LDL) tramite l’assunzione di grassi polinsaturi al fine di favorire la salute del sistema cardiocircolatorio;
-potenziando il sistema immunitario con l’assunzione di antiossidanti, vitamine ( A-B-C-D-E) e oligoelementi (zinco, ferro, magnesio, selenio, rame), infatti carenze o stato non ottimale dei micronutrienti influiscono negativamente sulla funzione immunitaria e possono ridurre la resistenza alle infezioni.
Fondamentale è la scelta di una adeguata alimentazione, ma ricordiamo che un corpo in attività risponde meglio ai malanni, consigliatissima quindi anche una regolare attività fisica, compatibilmente alle proprie condizioni fisiche.
Lo stile di vita è fondamentale, andare dal Nutrizionista non deve essere una moda ma una scelta responsabile, perché la salute si conquista e si conserva prima di tutto a tavola.
Dott. ssa Mariangela Rucco
Specialista in scienze dell’Alimentazione